30 marzo 2007

Stipendio di un Parlamentare

Finalmente sono riuscito a trovare la pagina del sito della Camera che descrive il trattamento economico dei parlamentari.

Ho fatto un calcolo che tenga conto delle varie liquidazioni e vitalizi ed ecco il risultato (ho considerato le stesse cifre anche per i Senatori, in realtà sono leggermente diverse ma ci siamo quasi):


Non c'è affatto male! Ovviamente il trasporto aereo, marittimo, autostradale, ferroviario è incluso nel prezzo.
Se volete divertirvi fatevi due conti:
T

22 marzo 2007

Le cose di lassù per gente di quaggiù

Il cardinale arcivescovo emerito di Bologna ha predicato gli esercizi spirituali della Quaresima di quest'anno alla Curia vaticana e a Papa Benedetto XVI.
L'editore Cantagalli ha raccolto le meditazioni in un libro che è uscito ieri nelle librerie.

Vi vorrei segnalare alcune anticipazioni riportate su "Il Foglio" (nell'inserto di Giovedì 15 Marzo).
L'inserto è facilmente consultabile sul sito www.ilfoglio.it, nella sezione archivio; è possibile l'accesso al sito previa registrazione.

Secondo la mia personale opinione, il tema trattato da Biffi è molto interessente. Il problema dell'uomo e il suo rapporto con "le cose di lassù" è quantomai attuale, e il cardinale, attraverso una capacità espressiva eccellente, cerca di spiegare la moderna riduzione dei valori cristiani a semplici valori umani rifacendosi ad un'opera di Solov'ev (autore russo della metà dell'Ottocento).
Vengono messi in evidenza anche i rapporti tra cristiani ed ebrei....

Comunque per non passare attraverso il filtro della mia opinione, vi ribadisco il mio invito a leggere questo inserto.

Spero di poter leggere al più presto il libro, e poter redarne una accurata recensione da pubblicare sul blog.

Buona lettura!!!

JaC

Teoria della cospirazione / 2

Leggendo l’articolo intitolato “Teoria della Cospirazione?” ho notato che ci sono diverse affermazioni, che non condivido, sia nel riportare l’intervista fatta dai microfoni di Radio Radicale da Maurizio Molinari ed Emanuele Ottolenghi, ma soprattutto sulle tesi dello studio di Mearsheimer & Walt. Prima di rispondere dunque all’invito fatto dall’autore sui punti principali di questo studio riportati nella conclusione dell’articolo, voglio elencare le affermazioni a mio avviso sbagliate nei confronti dei due giornalisti e studiosi italiani.

Prima di tutto, trovo logico che in un’intervista radiofonica, non si possa approfondire nello specifico un lavoro cosi impegnativo, e ci si limiti dunque a far passare le idee più facili e immediate, come lo screditare in linea generale le tesi dei due americani, senza entrare nello specifico.

Nell’intervista però appare chiaro che in ogni modo i due giornalisti abbiano letto il lavoro di Mearsheimer e Walt, e la frase “quindi meglio non parlarne” è riferita all’atteggiamento usato dalla stampa europea che non è voluta intervenire nella discussione, mentre traspare in modo chiaro, la volontà di Molinari di aprire un dibattito come è successo in america dove “il saggio è stato discusso e affrontato nei dettagli dagli analisti”. Lo dimostrano anche le affermazioni di Ottolenghi che ha definito i contenuti “preoccupanti per le insinuazioni, le distorsioni, le mezze verità, le gravi omissioni” e ancora “un lavoro che rivela una scarsissima qualità a livello accademico”.

Non credo, in oltre, che la frase: “Chi da credito a queste tesi (quindi anche la destra repubblicana e l’estrema sinistra) è anti-Semita”, possa riassumere il pensiero di Ottolenghi. La parola anti-semita viene spesso usata per evitare e screditare il dibattito, ma è anche vero che spesso questa parola viene strumentalizzata, e chi la usa con motivazioni specifiche, viene accusato lui stesso solo per aver parlato di anti-semitismo. In questo caso, Ottolenghi non da dell’anti-semita né agli autori, né a chi appoggia queste tesi, ma semplicemente dice che “Gli autori ricorrono alla tesi della cospirazione e addirittura all'immagine della piovra, tipica dell'antisemitismo pre-II Guerra Mondiale”, è dunque il metodo ad apparire anti-semita, non gli autori in sé.

Vorrei però adesso rispondere all’invito dell’articolo a confrontarsi su alcuni punti proposti da Mearsheimer & Walt:

Premetto che non affronterò i primi due punti, che non mi sembrano chiari, infatti il primo fa riferimento agli insediamenti ebraici, gli stessi insediamenti per cui Sharon ha tanto lottato nella fine della sua carriera politica perché venissero smantellati, e la stessa amministrazione Bush ha più volte criticato invitando lo stato d’Israele ad eliminarli.
Il secondo punto poi, è a mio avviso senza senso…

Vorrei dunque fare qualche considerazione sui seguenti punti:

Aaron Miller ha sostenuto che gli Stati Uniti hanno agito nel processo di pace come “avvocato di Israele”, se avessero agito in maniera più indipendente avrebbero ottenuto maggiori risultati”

Non credo che un appoggio meno forte da parte dell’america avrebbe portato maggiori risultati, credo invece che se ci fosse stato un intervento deciso da parte dell’Unione Europea insieme agli Stati Uniti, questo magari avrebbe accelerato il processo di pace, e non è un caso che l’unico programma di pace accettato da israeliani e palestinesi sia la Road-map.

Questo perché l’america è sempre stata più vicina ad Israele, anche prima di Bush, per molte ragioni, infatti oltre alle lobby ebraiche, e alle forti comunità ebraiche in america, c’è anche una ragione politico-sociale. Israele è un paese occidentale, con un’economia rivolta al capitalismo, e un tipo di società in parte simile a quella americana, mentre quella palestinese non è affatto a stampo liberale, ma sono i socialisti, i comunisti, e gli estremisti islamici, ad influenzare la società Palestinese, dunque anche come ideologia politica, Israele è molto più vicino agli Stati Uniti e alla maggior parte dei paesi occidentali.

L’articolo poi riporta la seguente affermazione:

“Anche l’attuale politica USA nei confronti dell’Iran è fortemente condizionata dalle posizioni dei neo-conservatori tanto che il Presidente Bush ha espressamente affermato che l’Iran viene trattato diversamente rispetto ad altri paesi “nucleari” (Cina, India, Pakistan, Russia, Corea del Nord) non perchè minacci l’America ma perchè minaccia Israele e questo nonostante l’orizzonte temporale di un Iran nucleare è da tutti stimata in non meno di 10 anni!”

Su questa affermazione, vorrei dire, che giusto o sbagliato che sia, l’Iran rientra in uno di quei paesi ritenuti di matrice fondamentalista islamica.

Se negli anni della guerra fredda il nemico americano era il comunismo,e tutti i paesi comunisti oggi il nemico è il terrorismo islamico, e l’Iran rientra secondo gli Stai Uniti nella categoria di stato fondamentalista. Non metto in dubbio poi che questo giova anche ad Israele, ma non credo che senza l’11 Settembre, si sarebbe venuta a creare questa situazione.

Un altro punto a mio avviso criticabile è il seguente:

Per quanto riguarda i Palestinesi, Abbas ha rinunciato al terrorismo, riconosciuto Israele e ripetutamente cercato di negoziare un accordo definitivo ma Israele e Stati Uniti hanno reso vani questi suoi sforzi minandone l’autorità e causando la vittoria elettorale di Hamas”

Trovo che questa affermazione, sia molto discutibile se non falsa…

I lunghi anni di processi di pace, hanno visto sempre dei “tira e molla” sia da parte israeliana che palestinese. In questi ultimi anni poi, le cause sono state principalmente due, da un lato l’insatibilità dei governi israeliani, che non riuscivano a trovare un accordo in parlamento, dall’altra, la continua crescita di richieste da parte dell’autorità Palestinese.

Questo è successo anche in questi ultimi tempi, cito due esempi, uno quando il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni fece una sua proposta per riaprire il processo di pace, rifiutando invece la soluzione che voleva adottare il ministro della difesa Amir Peretz .
Il secondo esempio riguarda invece proprio Abbas, che in una delle sue ultime proposte, rifiutò e criticò l’unico a
ccordo riconosciuto sia da israeliani che palestinesi, la Road-Map, (che non è certo una soluzione filo americana), allungando ancora una volta i tempi per la riapertura del processo di pace.
Il problema principale attualmente è proprio li, il governo israeliano non ha una maggioranza politica stabile, e quello palestinese è sull’orlo di una guerra civile.
In oltre, i motivi per la quale Hamas ha vinto le elezioni, sono ben altri.
Ne cito solo alcuni, il partito di aAbbas, era, all’occhio dell’opinione pubblica, un partito immerso nella corruzione,mentre la povertà della popolazione aumentava, e in qualunque paese al mondo se l’economia peggiora, il governo in carica, perde le elezioni. Hamas invece ha creato in questi anni molte opere di sostegno per i palestinesi, come scuole, ospedali, stipendi per le donne che dovevano restare a casa con i figli, ed in oltre Hamas ha esercitato e esercita tutt’ora un grande fascino soprattutto nei giovani, attirati più dai comandanti incappucciati col mitra che urlano vendetta, che dai politici in giacca e cravatta..

Nonno

Quanto Costa il Quirinale




In aggiunta ai costi dei dirigenti aziendali pubblici e/o para-pubblici voglio proporre alla vostra attenzione il costo della politica in italia.
In Italia i costi della politica sono segreti, non c'è pubblicità su quanto intascano per il loro mandato i parlamentari o su quanto ci costa il Ministero delle finanze ad esempio.
Un primo timido accenno ad una qualche forma di pubblicità dei dati relativi ai costi della politica è stato fatto dal Presidente Napolitano che in un comunicato del quirinale ci fa sapere quanto ci costa la Presidenza della Repubblica.

Dati:


  • Euro stanziati dallo Stato (da noi): 224.000.000

  • Totale costo del Quirinale: 235.000.000 € (11 milioni di euro sono finanziati con entrate proprie quali gli interessi attivi sui depositi e le ritenute previdenziali)

  • Totale personale di ruolo: 987 unità

  • Totale costo personale: 205.860.000 €

  • Stipendio medio considerando tutto il personale allo stesso livello: 208.761 €

  • Totale costo giornaliero alla collettività di un dipendente del quirinale: 571 €

  • Totale forze di sicurezza distaccate presso il Quirinale: 1087 unità

Ora ad esempio quanto costeranno allo stato le 1087 unità distaccate per la sicurezza del quirinale (ci sono più militari che dipendenti!!!)? I costi delle forze dell'ordine rientrano nei costi del quirinale o sono messi a bilancio del ministero dell'interno?


La monarchia britannica costa agli inglesi 37.4 milioni di sterline (55.120.120 € al cambio di oggi). Non è un costo da poco ma è comunque circa 1/5 del costo della nostra presidenza della repubblica. Perchè? Come fanno gli inglesi a contenere i costi della famiglia reale? Vista l'utilità dell'istituto patrio io direi di farci rappresentare dalla monarchia inglese e di dividere i costi. Risparmieremmo così 200.000.000 di euro per non parlare degli introiti che potrebbe darci la trasformazione del Quirinale in un museo.


Voi che ne pensate?


T


21 marzo 2007

Finanziaria - Stipendi dei dirigenti pubblici

Qualche sera fa, in una solita noiosa serata televisiva, la mia attenzione si è fermata su un programma di raitre, W L'ITALIA di Riccardo Iacona. Pensavo di trovarmi davanti al solito programma politico di parte di raitre (e in parte cosi è stato), ma una cosa mi ha incuriosito..
si parlava ovviamente dell'ultima finanziaria, e delle varie proposte, in particolare una che chiedeva un tetto intorno ai 250.000 euro all'anno per i dirigenti pubblici.
Conosciamo tutti il clamore che suscitarono i casi di alcuni dirigenti pubblici, due su tutti,uello di Elio Catania, amministratore delegato delle Ferrovie, liquidato con 7 milioni di euro, e quello di Giancarlo Cimoli, che percepiva 2,87 milioni di euro lordi, e ovviamente non mi pare che queste due aziende, in questi anni abbiano portato grandi profitti..
La proposta fu accettata, ma con qualche modifica..infatti il tetto è stato alzato a 500.000 euro lordi,piu' 250.000 per la parte variabile e un tetto alle liquidazioni.
Ovviamente i 250.000 per la parte variabile, saranno in un modo o nell'altro sempre integrati, portando lo stipendio ad un tetto massimo di 750.000.
Ma non voglio fare la solita denuncia politica, ne è gia pieno il web, non voglio gridare allo scandalo, o urlare il solito "vergongna", o il solito "ladri"...non voglio giocare al solito tiro al bersaglio, dando la colpa a questo governo, o a quello precedente, o al sistema italia ecc..
Vorrei soltanto far riflettere chi leggere, e fare "due calcoli"...
infatti un dirigente che prende 500.000 euro all'anno, guadagna più di 1300 euro al GIORNO!!
...
scusate quindi se la prossima volta che sentirò qualche ministro, o qualche esperto di economia, o qualche dirigente, parlare dei problemi finanziari dell'Alitalia, o delle Ferrovie..semplicemente.. mi verrà da ridere

Nonno