18 giugno 2007

I Valori della Famiglia di Nazareth

La Famiglia di Nazareth mette in evidenza alcuni valori universali che valgono per ogni uomo e per qualunque stato di vita esso abbia.
La verginità il cui significato mi sembra totalmente perso ai nostri giorni. Contrastare la verginità con l’appagamento dei propri desideri non significa solamente non essere più intatti dal punto di vista sessuale ma minare una propria integrità che corrisponde anche alla propria forza e al proprio essere lussureggianti, vitali. Diciamo che la verginità ci fa essere lussureggianti invece di lussuriosi.
I cartelli del gay village di Roma inneggiano al cedimento a qualsiasi proprio piacere con lo slogan “non resisterti”.
Io sono propugnatore di uno slogan che è esattamente l’opposto “RESISTITI!” fai resistenza a te stesso non ti lasciar guidare dalle pulsioni ma vagliale e se del caso resistiti con tutte le tue povere forze. Abbiamo tutti presente molti esempi di “non resisterti” ci accompagnano da sempre, sono gli animali. Gli animali sono sottoposti alla legge del non resistersi, sono totalmente guidati dai loro istinti.
Giuseppe è il padre putativo di Gesù. Qui l’affermazione è corretta, scorretta la modalità. Giuseppe non è ma accetta di essere il padre putativo di Gesù. Giuseppe è un uomo che si resiste, che resiste alla fortissima tentazione di pensare che questa cosa dello Spirito Santo non è naturale, molto più naturale sarebbe un semplicissimo tradimento con tanto di lapidazione prevista. Ma Giuseppe si resiste. Giuseppe accetta di essere il padre putativo perchè è umile. E questa umiltà lo porta ad una decisione di enorme coraggio che segnerà profondamente la sua vita.
Un ultimo appunto riguarda la “demonizzazione”. Qui trovo una forzatura interpretativa. L’assenza è forse demonizzazione? Se io non fumo sto forse demonizzando i fumatori? Oppure quello che emerge è un diverso pattern psicologico per cui la presenza di persone che vivono in castità fa emergere questi demoni in chi questa castità non riesce a capire e possedere?
Nessuna demonizzazione, un fatto che fa sorgere demoni in chi odia questo fatto o semplicemente vorrebbe che non fosse così.
Ma cosa crea questa famiglia? Qual è il frutto?
Il frutto è la bellezza, la bellezza ha un costo. Per ottenere la bellezza fisica oggi moltissimi sono disposti a fare enormi sacrifici economici, fisici. La bellezza spirituale ha il costo molto alto di resistersi per dare la possibilità di sentire il buono e il bello (buon senso) e di sceglierlo.

T

100 volte "Io sono deficiente"

Ho deciso di scriverlo anche io per due motivi: perchè lo sono e per vedere se questo diminuiva in maniera drastica la mia autostima.
Sapere di essere deficienti è fondamentale per vivere in maniera sana il rapporto con gli altri. Significa infatti conoscere i propri limiti e le proprie mancanze.
Tale conoscenza viene sempre più eclissata nella nostra società. I limiti sono totalmente eliminati nella finta realtà mediatica e di conseguenza tendono ad essere rifiutati anche in quella reale con risultati evidentemente grotteschi.
Devo dire che trovo la “punizione” sancita dalla professoressa all’ultimo bullo di una purtroppo lunghissima lista molto appropriata.
Primo perchè non è una punizione ma un premio. Trovare qualcuno che ti dica le cose come stanno al giorno d’oggi non è facile. Se volessi esagerare potrei affermare che il ruolo della professoressa, se fosse stato compreso e sostenuto dalla famiglia e dalla magistratura, sarebbe stato quello maieutico di condurre il bulletto ad un nuovo tipo di coscienza, a fargli fare qualche passo indietro verso la sua umanità, verso il consesso sociale composto dai suoi compagni di classe e più in generale dagli altri uomini.
Questa professoressa andrebbe elogiata inoltre per il suo buon senso un’altra delle caratteristiche in via di estinzione a tutti i livelli.
Il buon senso non si limita infatti a percepire le cose solo con la ragione o solo con i sentimenti ma è un’attività di sintesi che esprime un approccio alla realtà non settoriale ma unitario da parte del singolo.
Questa capacità manca totalmente ad esempio ai cosiddetti intellettuali come dimostrato perfettamente dall’esempio citato da Cruman relativo al discorso sul razzismo e la xenofobia.
Se non difendiamo i professori che ancora cercano di educare i nostri figli automaticamente difendiamo coloro che non li educano. Tertium non datur.
Io proporrei a tutti questo esercizio come tonico per la convivenza civile, scrivere 100 volte io sono deficiente con cadenza mensile. Potremmo farlo in questo spazio come protesta contro le assurde decisioni della magistratura.

T

22 maggio 2007

Catechismo anticlericale sulla sessualità

In risposta a questo articolo sul sito dei radicali:

Proibizionismo Sessuale

Il problema con gli uomini moderni è che non vogliono sentir parlare di limiti.
I limiti esistono fanno parte della condizione umana che è quella di essere creatura.
Cerchiamo di vedere come invece prendono a cuore la sessualità i "laici" ossia gli anticlericali scriviamo un catechismo laico:

1. L'importante nella vita è godere, come, dove e quando si vuole! La lussuria è una virtù e tra breve anche un diritto!! Se vuoi godere e qualcuno mette in mezzo delle anticaglie come il pudore, il rispetto del corpo ecc. spara un paio delle solite stronzate (fascista, bigotto ecc.) e poi esercita il tuo diritto masturbandoti seduta stante
2. La masturbazione fa bene e va incentivata a tutti i livelli. Potrebbe essere usata come terapia antistress e anche come trattamento anti invecchiamento per la pelle. Se ti masturbi spesso mantieni una vista di 11/10 per tutta la vita. A chi dopo la masturbazione si sente frustrato o svuotato dite che è un effetto che passa, si masturbi altre 10 volte nella giornata e poi vedrà che ci si abitua presto
3. Avere rapporti sessuali con partner più o meno casuali è cosa buona e giusta. Si consiglia di continuare a mantenere questa pratica per tutta la vita. A tale proposito utilizzare gli strumenti che stiamo preparando per voi (DICO). Evitare il matrimonio come la peste e mi raccomando non fate nascere bambini perchè inquinano la vita di coppia ponendole limiti, limiti che sono contrari al punto uno del catechismo e come tale intollerabili. Se per caso poi dovesse per errore nascere un figlio educatelo nelle norme di questo catechismo. Come effetto collaterale potrebbe accadere che esso violenti o sia violentato, stiamo lavorando per abolire questo termine in realtà o lui o qualcun altro sta esercitando il suo diritto a godere come enunciato al punto 1
4. L'omosessualità e ogni altro tipo di gusto sessuale privato è da incentivare e coltivare. Nel caso di necrofilia si presuppone il silenzio assenso, idem dicasi per i rapporti con gli animali in questo ultimo caso l'animale deve aver superato un test di maturità psicofisica presso gli organi individuati dal catechismo dell'ecologia e dalle convenzioni con il WWF
5. Prendete tutte le precauzioni, ma se proprio volete evitarle non vi preoccupate potete sempre abortire tanto quello che la donna porta in grembo è semplicemente una vita in potenza un grumo di cellule inutili (lo stesso che ha dato vita a Pannella e a tutti noi, evidentemente sono davvero inutili!!!)
6. Se una coppia (Pannella non voglia) decidesse proprio di avere un figlio e non potesse averlo seguire il seguente vademecum:
* Preferibilmente ricorrere allo scambio di coppia che vi permetterà di ottenere il risultato con un notevole incremento della complicità di coppia.
* Altrimenti affittare la prima sfigata bisognosa di soldi e farla partorire per voi naturalmente noi vi consigliamo di andare nelle banche del seme che raccolgono sperma di laici tutti d'un pezzo, a tal fine abbiamo predisposto il marchio europeo di laico DOC. Tutti coloro che hanno avuto parenti cattolici possono al massimo raggiungere la certificazione DOP e solo dopo la terza generazione di DOP potranno ambire alla DOC
7. Il divorzio prenderà il posto del matrimonio, abbiamo deciso che l'unica cosa che possono promettersi due persone è di lasciarsi e quindi agiamo di conseguenza, noi siamo più realisti del re
8. Il vizio della castità dovrebbe essere ormai quasi totalmente estirpato, ma se qualcuno si ostinasse a non esercitare il suo diritto alla lussuria saremo costretti a imporre la lussuria come dovere civico al posto del militare abbiamo pensato al "servizietto civile"

14 maggio 2007

Cosa è successo il 12 Maggio?

Sono affascinato da quello che sta accadendo dopo le 2 manifestazioni tenutesi a Roma il 12 Maggio.

La manifestazione del Family Day a Piazza S. Giovanni ha raccolto tra le 500.000 e il milione di persone, quella del Coraggio Laico tra le 12.000 e le 20.000 persone a Piazza Navona.

Impressiona la differenza numerica certamente, il rapporto tra i due popoli parte da un minimo di 25 a 1 fino a un massimo di 50 a 1 (secondo alcune stime si potrebbe arrivare anche a 75 a 1).

Ma ciò che più impressiona è quello che sta accadendo, il post manifestazione. Mi sono letto un po' di giornali, post di fainotizia, vari blog ecc.

Nessuno riporta gli interventi che sono stati fatti al family day. Cercherò di recuperarli e scriverli qui da qualche parte.
Tutti sminuiscono il family day in varie maniere, i più furbi girando la questione sulla politica (DICO, partecipazione e affermazioni dei politici che hanno partecipato) i meno furbi facendo dei paragoni economici relativi alle due manifestazioni e alla loro organizzazione oppure criticando il clima da pellegrinaggio più che da manifestazione oppure si appellano ai media e alla loro parzialità (il family day è stato trasmesso su SAT2000 perchè alla RAI non volevano saperne) oppure semplicemente ripetendo "fascisti, fascisti, fascisti".

Beh questo vuol dire che mediamente sono tutti molto innervositi dalla riuscita del family day, probabilmente non se lo aspettavano i professionisti-delle-manifestazioni-di-piazza di essere surclassati da mamme, bambini e parrocchiani vari.
D'altra parte nel suo confuso discorso Pannella lo ha ricordato che come sempre i radicali erano soli. Soli e pochi molto pochi, troppo pochi per non rafforzare il dubbio che l'interesse reale per questo tipo di legislazione sia per un esiguo numero di coppie e che effettivamente esista una lobby che spinge in una direzione che è opposta a quella desiderata dalla massa del popolo.

Ma il punto fondamentale non è comunque messo in evidenza da nessuno LA FAMIGLIA E' VIVA E FECONDA, è l'asse portante dell'intero sistema economico e del tessuto sociale. Non è un residuato bellico, un istituto medioevale e anacronistico, non è una roba da vecchiette, non è un Frankenstein riportato in vita artificialmente da preti e Vaticano. Ci sono i numeri lì a dimostrarlo insieme alla gioia espressa e soprattutto alle testimonianze rese (che nessuno riporta).

Incredibile la famiglia, anche se attaccata in ogni modo, esiste ancora ed è forte.

A me dei DICO non me ne frega niente ma sarebbe ora che chi parla di ipocrisia da Piazza Navona si sciacquasse la bocca untuosa, chi predica contro l'ipocrisia dovrebbe almeno far finta di non essere ipocrita. Ma nell'altra piazza le ipocrisie erano due: la copertura dietro ai DICO (come dietro ai PACS in Francia) della protezione attraverso legge dello Stato (invece che attraverso il diritto comune) delle coppie omosessuali (in questo preferisco l'Arcigay che almeno odia candidamente la Chiesa e ha manifestato le vere intenzioni dietro a DICO, PACS ecc.: matrimonio tra omosessuali e adozione per le coppie omosessuali e chi parla di scontro faccia prima i conti con i suoi Cecchi Paone) e il nome della manifestazione "Orgoglio Laico".

Nella manifestazione di piazza Navona non c'è nulla di laico. Primo il termine laico è riferibile unicamente a chi crede in quanto per laico si intende coloro che, all'interno della Chiesa non hanno l'ordine sacro. Il termine laico viene quindi utilizzato in maniera errata. Meglio sarebbe stato orgoglio ateo oppuro orgoglio anticlericale non so ma sicuramente non orgoglio laico. E' inutile fingere ipocritamente meglio professare apertamente il proprio odio per la Chiesa e per tutto quello che rappresenta invece che appropiarsi di termini e piegarli alle proprie esigenze.

Un ultima nota più strettamente legata a temi religiosi. Moltissime delle famiglie di piazza S. Giovanni sono famiglie cattoliche famiglie sposate in chiesa. La testimonianza che esse rendono a tutti è che è possibile un amore che dura per tutta la vita un amore che parte dagli uomini e trova compimento in Dio, un amore tra due essere radicalmente differenti come l'uomo e la donna. E' POSSIBILE, chi è stato a S. Giovanni l'ha potuto vedere, toccare, sperimentare.

T

13 aprile 2007

Family Day | Roma Pride 2007 - un confronto

E' stato pubblicato il programma del Roma Pride 2007, la manifestazione pensata come antagonista al Family Day.

Mi interessa riportare in parallelo le differenti visioni culturali e lessicali dei due eventi.

Forum Famiglie vs. Roma Pride 2007

Dal punto di vista ontologico le posizioni differiscono essenzialmente sull'origine della famiglia.

Il Forum delle Famiglie sostiene che la famiglia, oltre a essere:


"un bene umano fondamentale dal quale dipendono l’identità e il futuro delle
persone e della comunità sociale" e "fondata sull’unione stabile di un uomo e
una donna, e aperta a un’ordinata generazione naturale" é "cellula
naturale della società e nucleo originario che custodisce le radici più profonde
della nostra comune umanità e forma alla responsabilità sociale"


quindi la famiglia è un'istituzione naturale.

Per il Roma Pride 2007 (magari quello 2008 sosterrà qualche altra cosa ancora) invece:


Le nostre vite (quelle di omosessuali e transgender n.d.a.) sono un fatto dirompente perché svelano che non esiste una
famiglia “naturale”, ma che le famiglie sono un fatto culturale.

la famiglia è un prodotto culturale (ossia in fondo una mera convenzione).

Naturalmente come in tutti gli scontri che si rispettino i due principi sono diametralmente opposti l'uno all'altro e quindi inconciliabili.

A mio avviso il buon senso di qualunque essere umano non può portare ad altro risultato che non a quello per il quale il modello di famiglia che siamo abituati a vedere nella natura, un uomo, una donna e la loro prole è l'unico modello di famiglia possibile per la specie umana per il semplice e inoppugnabile motivo per cui in natura non esiste un altro modo in cui la specie umana possa riprodursi e non è mai esistito (se non in misura talmente marginale da poter essere considerato devianza) un modello realmente alternativo. Tutto questo a prescindere dalle epoche e dalle diverse culture.
Appare quindi inevitabile che la famiglia esista prima e al di là della cultura.

Il documento Roma Pride 2007 è da questo punto di vista imbarazzante per chiunque cerchi di indagare con l'intelletto le realtà visibili. L'argomento supremo usato nel manifesto secondo il quale le vite di omosessuali e transgender sarebbero la prova provata che la famiglia è un fatto meramente culturale sono a dir poco prive di qualsiasi fondamento logico.

Per rendere evidente l'assurdità dell'affermazione trasportiamola in un ambito diverso e testiamone la validità.

Supponiamo per puro amore di discussione che domani ci venga proposta la "famiglia" pedofila (etero e omosessuale per par condicio), tale "famiglia" sarebbe meritevole di essere accolta nel nostro ordinamento giuridico tanto quanto i DICO sulla base della inoppugnabile motivazione che la vita dei pedofili (ma solo quelli che hanno bambini consensienti alle loro perversioni) sarebbe l'epifania che ci rivela che la pedofilia non è contro natura ma è la cultura che la rende tale.

Un'altra notazione interessante riguarda il fatto che mentre per le associazioni gay-lesbo&transgender la famiglia è un portato culturale perchè il fatto che io oggi voglio una famiglia diversa lo dimostra, l'omosessualità maschile e femminile non è un fatto culturale, NO, questo invece è scritto nella natura!!!

Tale discrepanza nelle posizioni dimostra a mio avviso che in realtà a tali associazioni poco importa del fatto che la famiglia sia naturale o culturale e lo stesso dicasi per le tendenze sessuali personali. L'unica cosa che conta è trovare un modo per legalizzare le proprie pulsioni, qualsiasi esse siano. Ieri era sotto attacco la normalità eterosessuale e il grimaldello usato era il fondare l'omosessualità nella natura, oggi è sotto attacco la normalità della famiglia e il grimaldello usato e la famiglia come portato della cultura. Domani sarà l'inviolabilità dei bambini e per la profanazione di quel santuario useranno un altro grimaldello, uno qualsiasi anzi il più adatto che lo Stato laico sarà pronto a mettergli a disposizione.

Naturalmente quando i tempi saranno maturi, quando le devianze delle persone saranno state coccolate e nutrite a sufficienza attraverso i media, internet, e soprattutto attraverso quel meccanismo perverso proprio del peccato a causa del quale più ti nutri di esso e più hai fame, una fame senza fine, specchio del fuoco inestinguibile che rappresenta l'inferno.

Chiunque sia cristiano sa che ci sono delle tendenze di vario genere suggritegli dal demonio e che tali tendenze occorre combattere con tutte le proprie energie, morali, spirituali, intellettuali e fisiche perchè se ad esse si da seguito ci si trova ben presto preda della ruggine e della tignola che consumano e corrompono sempre più rapidamente i "piaceri" illusori che tali tendenze procurano.

Oggi queste tendenze le vogliamo rendere legge dello stato.
Prossime tendenze in rampa di decollo: legalizzare il suicidio terapeutico e poi quello "semplice" (tendenza al suicidio), legalizzare l'adozione per le coppie omosessuali.
Il limite sono solamente i propri desideri e la propria fantasia, meglio se devianti e supportati da forti lobby.
Volere è Potere ma solo se Potere vuole che lo sia!

T

12 aprile 2007

W Le scritte contro Bagnasco


Sono molto triste per Cecchi Paone! I suoi festeggiamenti sguaiati e violenti per le dimissioni di Ruini sono durati pochissimo.

La nomina di Bagnasco a Presidente della CEI deve aver riportato tutti alla realtà concreta che di fatto la posizione della Chiesa Cattolica non è una banderuola che gira con le persone o con lo "spirito dei tempi".

Bagnasco ha fatto una cosa semplicissima, ha proseguito esattamente sulla stessa linea di Ruini con parole piene di una Verità eterna:

"Nel momento in cui si perde la concezione corretta autotrascendente della
persona umana - aveva affermato Bagnasco - non vi è più un criterio di giudizio
per valutare il bene e l'unico criterio o il criterio dominante è il criterio
dell'opinione generale, o dell'opinione pubblica, o delle maggioranze vestite di
democrazia. Che possono diventare ampiamente e gravemente antidemocratiche, o
meglio violente"


E infatti oggi le città italiane pullulano di scritte tolleranti e illuminate che suonano più o meno "Bagnasco a Morte" ecc.

D'altra parte leggendo la frase scandita dal Presidente della CEI qualunque persona di buon senso non può far altro che trovarsi d'accordo.

Se non leghiamo l'uomo, la sua identità, i suoi diritti e doveri, a qualcosa di trascendente, l'unica alternativa è legarli a qualche cosa di immanente, oggi va di moda la "maggioranza vestita di democrazia" che riecheggia quanto detto dal Papa in Sud America relativamente agli interessi delle varie Lobby (es quella omosessuale). In effetti questa "maggioranza vestita di democrazia" altro non è se non un'oligarchia "ampiamente antidemocratica e violenta".

W quindi le scritte contro Bagnasco perchè sono la testimonianza di almeno due verità:

  1. La violenza delle finte democrazie
  2. Il fatto che quanto espresso da Bagnasco si colloca nel solco di Cristo da sempre osteggiato e perseguitato da tutte queste "maggioranze" istigate da Lobby

T



03 aprile 2007

Il "nuovo" Gesù che ci vogliono propinare

L'intuizione l'ho avuta guardando la trasmissione Matrix di Mentana in cui si parlava del libro di Ariel Toaff "Pasque di Sangue" e del libro di Corrado Augias "Inchiesta su Gesù".
In trasmissione oltre ad Augias e Mentana abbiamo la Nirenstein, Cunotti e Luzatto.

Premetto che non ho letto il libro e che quindi tutto quello che scrivo si basa appunto più su un'intuizione che su altro (per una critica del libro JaC si è immolato e lo sta leggendo tutto poveraccio!)

La tesi di fondo del libro di Augias è la seguente: "Gesù è Ebreo non Cristiano" (vedi qui).

In sé per sé non è una gran novità, chiunque sia un cattolico non di primo pelo conosce perfettamente tale lapalissiana verità.

Gesù non è Cristiano per l'inoppugnabile motivazione che il Cristianesimo nasce dopo la morte e resurrezione di Gesù che la parabola della sua esistenza è il nucleo vivente attorno al quale ruota la nascita della Chiesa. Queste argomentazioni seguono semplicemente il buon senso e chiunque è in grado di comprenderle ma evidentemente il buon senso non è sufficiente ai due studiosi che invece procedono illuminati dal loro ragionamento rigoroso:



In realtà Gesù sarebbe stato soltanto ebreo e lo sarebbe stato totalmente:
«La novità, un’importante novità, verificatasi nell’ultimo mezzo secolo di studi
biblici, è stata proprio il recupero, la riscoperta dell’ebraicità di Gesù,
laddove in precedenza l’antiebraismo cristiano tendeva a farne addirittura un
critico della religione ebraica» (p. 24). A dire il vero «non c’è una sola idea
o consuetudine, una sola delle principali iniziative di Gesù che non siano
integralmente ebraiche [...]. Tutti i concetti fondamentali espressi da Gesù
sono ebraici: il regno di Dio e la redenzione, il giudizio finale, l’amore per
il prossimo. Egli crede come un ebreo fariseo alla risurrezione dei corpi e non
come un greco solo all’immortalità dell’anima [...]. Ritiene di essere stato
inviato da Dio a predicare solo agli ebrei e non ad altri» (p. 26 s). Gesù
rispettava alla lettera le prescrizioni della Torah, comprese quelle riguardanti
gli alimenti. «Sono i cristiani dopo di lui che le hanno trascurate» (p. 28).
Come ogni «ebreo religioso» Gesù pregava. Perciò, «Gesù è un uomo ebreo che non
si sente identico a Dio. Non si prega Dio se si pensa di essere Dio
» (p. 28).
Gesù ha insegnato il Padre nostro: ma questa preghiera «non ha nulla di
cristiano. Qualsiasi ebreo religioso la potrebbe recitare senza doversi per
questo convertire al cristianesimo. In questa preghiera Gesù non è mai nominato.
Egli non ha alcuna funzione nella salvezza dell’umanità» (p. 30). Invece i
cristiani hanno visto in Gesù un essere soprannaturale, col quale ci si deve
mettere in rapporto per ricevere la salvezza. «Gli storici contemporanei al
contrario vedono in Gesù un uomo e sono quindi in grado di riscoprire anche la
sua ebraicità» (p. 30)



Ecco qui la scientificità ragionante inzia a deviare dalle percezioni di qualunque cattolico che si professi tale ma credo anche dalle scoperte scientifiche di studiosi degni di questo nome.
Gesù non è Ebreo è totalmente Ebreo, anzi la mia impressione è che debba essere solamente ebreo!

Credo che l'operazione che si sta tentando di fare sia esattamente quella di ridurre Gesù ad essere solamente un uomo, anche se un uomo del popolo eletto e quindi più che un uomo ma in ogni caso sicuramente non Dio.

Ecco le inevitabili conclusioni:



«Gesù è insieme un mistico e un grande sognatore religioso, che cerca di
collocare la giustizia al centro del mondo» (p. 62). C’è dunque «una differenza
fondamentale, direi una discontinuità: se vogliamo un tradimento del
cristianesimo rispetto a Gesù
» (p. 68).


Ed ecco qui la mirabile trasformazione, il cristianesimo ha nascosto le origini ebraiche di Gesù perchè solo in questo modo ne ha potuto tradire il messaggio che invece era esattamente quello ebraico, mettere al centro la giustizia in questo mondo.
Pensare che il nostro inutile buon senso ci direbbe che questo è esattamente il peccato della folla (la nostra mente scientifica suggerisce: anch'essa di ebrei non lo scordiamo) che chiede Barabba al posto di Gesù, che preferisce una giustizia di questo mondo al Regno che non è di questo mondo.

Il nostro puerile buon senso obietterebbe anche che gli attacchi di Gesù ai farisei sono memorabili (per quanto una critica sicuramente svolta dall'interno e quindi costruttiva, non certo distruttiva) e che varie volte i diversi attori delle classi illuminate dell'ebraismo lo vogliono lapidare o uccidere (e l'ultima di queste volte gli riesce!) segno che probabimente la sua ebraicità aveva qualche cosa che andava oltre l'ortodossia potremmo dire che c'erano alcune divergenze tra i "totalmente" ebrei e Gesù.

I due autori tentano un'operazione chirurgica impossibile (quella di separazione del Gesù "storico" da quello cristiano) per di più con un machete intellettuale fazioso.

Il mio buon senso non è per niente soddisfatto dalla spiegazione che "qui non si parla del Gesù della fede" perchè questa separazione è artificiale e del tutto arbitraria ed è la definirei anche "pubblicità ingannevole" perchè sotto la finta pecora di una non belligeranza (l'affermato disinteresse verso un "aspetto" di Gesù evidentemente ritenuto marginale) si nasconde il vecchio lupo di un attacco frontale alla Chiesa tanto più pericoloso quanto più si professa innocuo.

Naturalmente ci sono molti passi della scrittura che testimoniano delle cose differenti da quanto riferito nel libro ma è proprio questo il punto interessante. Qui si può giocare a piacimento, è sufficiente attribuire la patente di "non storicità" a tutto quello che nega l'ebraicità e la totale umanità del Cristo.

Tesi finale del Libro (ovviamente come da me interpretata): "Il Gesù storico non è quello che si legge nei vangeli Cristiani, quello è un Gesù già vestito di una serie di pensieri/idee attribuitegli dai suoi seguaci in virtù della loro fede, una fede che sia ben chiaro, a noi non interessa, ma che per sue necessità di coerenza stravolge tradendola la figura stessa di Cristo che è e rimane solamente un pio ebreo ortodosso!"

Alcune tesi "corollario" sono: rapporti “omosessuali” tra i discepoli di Gesù, Gesù taumaturgo, Gesù non è risorto,

Egli si sottomette a una morte atroce, perché così vuole Dio ma non sa
perché. Gesù è un «uomo solo», che prega Dio affinché gli riveli che cosa deve
fare


Gesù è in buona sostanza l'ebraismo di oggi, una religione senza messia e senza prospettive verso un "Regno che non è di questo mondo", una religione che vive per grazia di Dio ma che si è negata l'accesso alla fonte della Vita, una religione per cui il ritorno a Dio corrisponde al ritorno ad una locazione geografica in cui instaurare la giustizia (e che giustizia!!!).

Ma l'operazione che sta tentando Augias (che a Matrix ha fatto outing dichiarando di essere ebreo) è una vecchia operazione, quella di strappare a Gesù la propria divinità per lasciare di Lui solamente l'uomo, magari anche un uomo eccezionale, straordinario ma solo un uomo.

L'ebraismo di 2000 anni fa ha rifiutato la possibilità che Dio (che aveva camminato in mezzo al popolo nel deserto) potesse camminare in mezzo al suo popolo come uno del suo popolo. Ha rifiutato lo "straordinario" di Dio. Augias oggi non si comporta diversamente porta ancora il velo e "miagola nel buio".

"E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza" noi predichiamo Cristo e Cristo Crocifisso scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani. Come vedete non è cambiato nulla.

T

30 marzo 2007

Stipendio di un Parlamentare

Finalmente sono riuscito a trovare la pagina del sito della Camera che descrive il trattamento economico dei parlamentari.

Ho fatto un calcolo che tenga conto delle varie liquidazioni e vitalizi ed ecco il risultato (ho considerato le stesse cifre anche per i Senatori, in realtà sono leggermente diverse ma ci siamo quasi):


Non c'è affatto male! Ovviamente il trasporto aereo, marittimo, autostradale, ferroviario è incluso nel prezzo.
Se volete divertirvi fatevi due conti:
T

22 marzo 2007

Le cose di lassù per gente di quaggiù

Il cardinale arcivescovo emerito di Bologna ha predicato gli esercizi spirituali della Quaresima di quest'anno alla Curia vaticana e a Papa Benedetto XVI.
L'editore Cantagalli ha raccolto le meditazioni in un libro che è uscito ieri nelle librerie.

Vi vorrei segnalare alcune anticipazioni riportate su "Il Foglio" (nell'inserto di Giovedì 15 Marzo).
L'inserto è facilmente consultabile sul sito www.ilfoglio.it, nella sezione archivio; è possibile l'accesso al sito previa registrazione.

Secondo la mia personale opinione, il tema trattato da Biffi è molto interessente. Il problema dell'uomo e il suo rapporto con "le cose di lassù" è quantomai attuale, e il cardinale, attraverso una capacità espressiva eccellente, cerca di spiegare la moderna riduzione dei valori cristiani a semplici valori umani rifacendosi ad un'opera di Solov'ev (autore russo della metà dell'Ottocento).
Vengono messi in evidenza anche i rapporti tra cristiani ed ebrei....

Comunque per non passare attraverso il filtro della mia opinione, vi ribadisco il mio invito a leggere questo inserto.

Spero di poter leggere al più presto il libro, e poter redarne una accurata recensione da pubblicare sul blog.

Buona lettura!!!

JaC

Teoria della cospirazione / 2

Leggendo l’articolo intitolato “Teoria della Cospirazione?” ho notato che ci sono diverse affermazioni, che non condivido, sia nel riportare l’intervista fatta dai microfoni di Radio Radicale da Maurizio Molinari ed Emanuele Ottolenghi, ma soprattutto sulle tesi dello studio di Mearsheimer & Walt. Prima di rispondere dunque all’invito fatto dall’autore sui punti principali di questo studio riportati nella conclusione dell’articolo, voglio elencare le affermazioni a mio avviso sbagliate nei confronti dei due giornalisti e studiosi italiani.

Prima di tutto, trovo logico che in un’intervista radiofonica, non si possa approfondire nello specifico un lavoro cosi impegnativo, e ci si limiti dunque a far passare le idee più facili e immediate, come lo screditare in linea generale le tesi dei due americani, senza entrare nello specifico.

Nell’intervista però appare chiaro che in ogni modo i due giornalisti abbiano letto il lavoro di Mearsheimer e Walt, e la frase “quindi meglio non parlarne” è riferita all’atteggiamento usato dalla stampa europea che non è voluta intervenire nella discussione, mentre traspare in modo chiaro, la volontà di Molinari di aprire un dibattito come è successo in america dove “il saggio è stato discusso e affrontato nei dettagli dagli analisti”. Lo dimostrano anche le affermazioni di Ottolenghi che ha definito i contenuti “preoccupanti per le insinuazioni, le distorsioni, le mezze verità, le gravi omissioni” e ancora “un lavoro che rivela una scarsissima qualità a livello accademico”.

Non credo, in oltre, che la frase: “Chi da credito a queste tesi (quindi anche la destra repubblicana e l’estrema sinistra) è anti-Semita”, possa riassumere il pensiero di Ottolenghi. La parola anti-semita viene spesso usata per evitare e screditare il dibattito, ma è anche vero che spesso questa parola viene strumentalizzata, e chi la usa con motivazioni specifiche, viene accusato lui stesso solo per aver parlato di anti-semitismo. In questo caso, Ottolenghi non da dell’anti-semita né agli autori, né a chi appoggia queste tesi, ma semplicemente dice che “Gli autori ricorrono alla tesi della cospirazione e addirittura all'immagine della piovra, tipica dell'antisemitismo pre-II Guerra Mondiale”, è dunque il metodo ad apparire anti-semita, non gli autori in sé.

Vorrei però adesso rispondere all’invito dell’articolo a confrontarsi su alcuni punti proposti da Mearsheimer & Walt:

Premetto che non affronterò i primi due punti, che non mi sembrano chiari, infatti il primo fa riferimento agli insediamenti ebraici, gli stessi insediamenti per cui Sharon ha tanto lottato nella fine della sua carriera politica perché venissero smantellati, e la stessa amministrazione Bush ha più volte criticato invitando lo stato d’Israele ad eliminarli.
Il secondo punto poi, è a mio avviso senza senso…

Vorrei dunque fare qualche considerazione sui seguenti punti:

Aaron Miller ha sostenuto che gli Stati Uniti hanno agito nel processo di pace come “avvocato di Israele”, se avessero agito in maniera più indipendente avrebbero ottenuto maggiori risultati”

Non credo che un appoggio meno forte da parte dell’america avrebbe portato maggiori risultati, credo invece che se ci fosse stato un intervento deciso da parte dell’Unione Europea insieme agli Stati Uniti, questo magari avrebbe accelerato il processo di pace, e non è un caso che l’unico programma di pace accettato da israeliani e palestinesi sia la Road-map.

Questo perché l’america è sempre stata più vicina ad Israele, anche prima di Bush, per molte ragioni, infatti oltre alle lobby ebraiche, e alle forti comunità ebraiche in america, c’è anche una ragione politico-sociale. Israele è un paese occidentale, con un’economia rivolta al capitalismo, e un tipo di società in parte simile a quella americana, mentre quella palestinese non è affatto a stampo liberale, ma sono i socialisti, i comunisti, e gli estremisti islamici, ad influenzare la società Palestinese, dunque anche come ideologia politica, Israele è molto più vicino agli Stati Uniti e alla maggior parte dei paesi occidentali.

L’articolo poi riporta la seguente affermazione:

“Anche l’attuale politica USA nei confronti dell’Iran è fortemente condizionata dalle posizioni dei neo-conservatori tanto che il Presidente Bush ha espressamente affermato che l’Iran viene trattato diversamente rispetto ad altri paesi “nucleari” (Cina, India, Pakistan, Russia, Corea del Nord) non perchè minacci l’America ma perchè minaccia Israele e questo nonostante l’orizzonte temporale di un Iran nucleare è da tutti stimata in non meno di 10 anni!”

Su questa affermazione, vorrei dire, che giusto o sbagliato che sia, l’Iran rientra in uno di quei paesi ritenuti di matrice fondamentalista islamica.

Se negli anni della guerra fredda il nemico americano era il comunismo,e tutti i paesi comunisti oggi il nemico è il terrorismo islamico, e l’Iran rientra secondo gli Stai Uniti nella categoria di stato fondamentalista. Non metto in dubbio poi che questo giova anche ad Israele, ma non credo che senza l’11 Settembre, si sarebbe venuta a creare questa situazione.

Un altro punto a mio avviso criticabile è il seguente:

Per quanto riguarda i Palestinesi, Abbas ha rinunciato al terrorismo, riconosciuto Israele e ripetutamente cercato di negoziare un accordo definitivo ma Israele e Stati Uniti hanno reso vani questi suoi sforzi minandone l’autorità e causando la vittoria elettorale di Hamas”

Trovo che questa affermazione, sia molto discutibile se non falsa…

I lunghi anni di processi di pace, hanno visto sempre dei “tira e molla” sia da parte israeliana che palestinese. In questi ultimi anni poi, le cause sono state principalmente due, da un lato l’insatibilità dei governi israeliani, che non riuscivano a trovare un accordo in parlamento, dall’altra, la continua crescita di richieste da parte dell’autorità Palestinese.

Questo è successo anche in questi ultimi tempi, cito due esempi, uno quando il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni fece una sua proposta per riaprire il processo di pace, rifiutando invece la soluzione che voleva adottare il ministro della difesa Amir Peretz .
Il secondo esempio riguarda invece proprio Abbas, che in una delle sue ultime proposte, rifiutò e criticò l’unico a
ccordo riconosciuto sia da israeliani che palestinesi, la Road-Map, (che non è certo una soluzione filo americana), allungando ancora una volta i tempi per la riapertura del processo di pace.
Il problema principale attualmente è proprio li, il governo israeliano non ha una maggioranza politica stabile, e quello palestinese è sull’orlo di una guerra civile.
In oltre, i motivi per la quale Hamas ha vinto le elezioni, sono ben altri.
Ne cito solo alcuni, il partito di aAbbas, era, all’occhio dell’opinione pubblica, un partito immerso nella corruzione,mentre la povertà della popolazione aumentava, e in qualunque paese al mondo se l’economia peggiora, il governo in carica, perde le elezioni. Hamas invece ha creato in questi anni molte opere di sostegno per i palestinesi, come scuole, ospedali, stipendi per le donne che dovevano restare a casa con i figli, ed in oltre Hamas ha esercitato e esercita tutt’ora un grande fascino soprattutto nei giovani, attirati più dai comandanti incappucciati col mitra che urlano vendetta, che dai politici in giacca e cravatta..

Nonno

Quanto Costa il Quirinale




In aggiunta ai costi dei dirigenti aziendali pubblici e/o para-pubblici voglio proporre alla vostra attenzione il costo della politica in italia.
In Italia i costi della politica sono segreti, non c'è pubblicità su quanto intascano per il loro mandato i parlamentari o su quanto ci costa il Ministero delle finanze ad esempio.
Un primo timido accenno ad una qualche forma di pubblicità dei dati relativi ai costi della politica è stato fatto dal Presidente Napolitano che in un comunicato del quirinale ci fa sapere quanto ci costa la Presidenza della Repubblica.

Dati:


  • Euro stanziati dallo Stato (da noi): 224.000.000

  • Totale costo del Quirinale: 235.000.000 € (11 milioni di euro sono finanziati con entrate proprie quali gli interessi attivi sui depositi e le ritenute previdenziali)

  • Totale personale di ruolo: 987 unità

  • Totale costo personale: 205.860.000 €

  • Stipendio medio considerando tutto il personale allo stesso livello: 208.761 €

  • Totale costo giornaliero alla collettività di un dipendente del quirinale: 571 €

  • Totale forze di sicurezza distaccate presso il Quirinale: 1087 unità

Ora ad esempio quanto costeranno allo stato le 1087 unità distaccate per la sicurezza del quirinale (ci sono più militari che dipendenti!!!)? I costi delle forze dell'ordine rientrano nei costi del quirinale o sono messi a bilancio del ministero dell'interno?


La monarchia britannica costa agli inglesi 37.4 milioni di sterline (55.120.120 € al cambio di oggi). Non è un costo da poco ma è comunque circa 1/5 del costo della nostra presidenza della repubblica. Perchè? Come fanno gli inglesi a contenere i costi della famiglia reale? Vista l'utilità dell'istituto patrio io direi di farci rappresentare dalla monarchia inglese e di dividere i costi. Risparmieremmo così 200.000.000 di euro per non parlare degli introiti che potrebbe darci la trasformazione del Quirinale in un museo.


Voi che ne pensate?


T


21 marzo 2007

Finanziaria - Stipendi dei dirigenti pubblici

Qualche sera fa, in una solita noiosa serata televisiva, la mia attenzione si è fermata su un programma di raitre, W L'ITALIA di Riccardo Iacona. Pensavo di trovarmi davanti al solito programma politico di parte di raitre (e in parte cosi è stato), ma una cosa mi ha incuriosito..
si parlava ovviamente dell'ultima finanziaria, e delle varie proposte, in particolare una che chiedeva un tetto intorno ai 250.000 euro all'anno per i dirigenti pubblici.
Conosciamo tutti il clamore che suscitarono i casi di alcuni dirigenti pubblici, due su tutti,uello di Elio Catania, amministratore delegato delle Ferrovie, liquidato con 7 milioni di euro, e quello di Giancarlo Cimoli, che percepiva 2,87 milioni di euro lordi, e ovviamente non mi pare che queste due aziende, in questi anni abbiano portato grandi profitti..
La proposta fu accettata, ma con qualche modifica..infatti il tetto è stato alzato a 500.000 euro lordi,piu' 250.000 per la parte variabile e un tetto alle liquidazioni.
Ovviamente i 250.000 per la parte variabile, saranno in un modo o nell'altro sempre integrati, portando lo stipendio ad un tetto massimo di 750.000.
Ma non voglio fare la solita denuncia politica, ne è gia pieno il web, non voglio gridare allo scandalo, o urlare il solito "vergongna", o il solito "ladri"...non voglio giocare al solito tiro al bersaglio, dando la colpa a questo governo, o a quello precedente, o al sistema italia ecc..
Vorrei soltanto far riflettere chi leggere, e fare "due calcoli"...
infatti un dirigente che prende 500.000 euro all'anno, guadagna più di 1300 euro al GIORNO!!
...
scusate quindi se la prossima volta che sentirò qualche ministro, o qualche esperto di economia, o qualche dirigente, parlare dei problemi finanziari dell'Alitalia, o delle Ferrovie..semplicemente.. mi verrà da ridere

Nonno